Indicare un’azione che avviene o sta avvenendo

La grammatica inglese non è complessa e articolata come quella italiana, ma di certo presenta le sue regole precise.

In inglese non sono, inoltre, presenti molti tempi verbali, ma la conoscenza di ognuno di essi è fondamentale per poter formulare tutte le frasi che si usano quotidianamente.

Per esprimere, ad esempio, un’azione che avviene nel tempo presente (o in modo ripetuto) o una condizione che non varia nel tempo, va usato il Present Simple.

Per esprimere, ad esempio, un’azione che avviene nel tempo presente e termina nel presente, è necessario utilizzare la forma base del verbo (privata del “to”) tal quale, fatta eccezione per la terza persona singolare, che richiede la lettera s.

Se si vuole esprimere, invece, un’azione che è cominciata nel presente ma che non è ancora terminata, oppure un’attività programmata per un prossimo futuro, si può utilizzare il Present Continuous (“io sto mangiando”, ad esempio).

Per realizzarlo è necessario coniugare il verbo “to be” (verbo essere) al presente e accompagnarlo con la forma base del verbo seguita dall’espressione “-ing” terminale.

 

Indicare un’azione già trascorsa

 

Il tempo più semplice che riguarda il passato è il Past Simple.

Esattamente al pari del Present Simple, anche questo tempo indica un’azione che è avvenuta in un certo istante, e che è definitivamente conclusa.

Si forma con la forma base del verbo accompagnata dall’espressione finale “-ed” o dalla seconda voce del paradigma, per i verbi irregolari.

Corrisponde, a seconda dei casi, al passato prossimo o al passato remoto italiani.

Il Past Continuous, invece, indica un’azione che è avvenuta nel passato, ma per un certo periodo non meglio precisato (“io stavo leggendo un libro”, ad esempio).

Si forma coniugando il verbo “to be” al passato e accompagnandolo con il verbo che indica l’azione seguito dal suffisso “-ing”.

Vi è poi un terzo tempo passato in inglese, ovvero il Past Perfect.

Questo tempo viene utilizzato per indicare un’azione che, nel passato, ne ha preceduta un’altra (“avevo già mangiato quando mi hanno invitato”); questo tempo si ottiene coniugando al Present Simple il verbo “to have” e accompagnandolo con il participio passato del verbo che indica l’azione compiuta.

 

Indicare un’azione che avverrà

 

Per parlare al futuro, in lingua inglese sono disponibili diversi tempi, a seconda delle situazioni.

Per indicare, ad esempio, un’azione che è stata già organizzata, si può usare il Present Continuous (accompagnandolo con l’avverbio giusto, per renderlo più facilmente comprensibile).

Il Future Simple, che si forma premettendo la parola “will” alla forma base del verbo, ha diversi significati.

Tra questi, ad esempio, si può usare quando si ha intenzione di compiere un’azione (come se si facesse una promessa) o se quella determinata azione sfugge dal proprio controllo (come, ad esempio, “pioverà”).

Il Future Continuous, invece, indica un’azione che comincerà nel futuro e che si estenderà sempre nel futuro; si ottiene aggiungendo al termine “will” la voce verbale “be” e la forma base del verbo che indica l’azione con il suffisso “-ing”.

Infine, in opposizione al Future Continuous vi è il Future Perfect, che indica un’azione che si concluderà in un certo momento del futuro (“avrò terminato le lezioni alle cinque”, ad esempio).

Si forma con “will have” seguiti dal participio del verbo che indica l’azione (che può essere la forma base del verbo seguita da “-ed” o, per i verbi irregolari, la terza voce del paradigma).

 

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