Non è un mistero che il mondo del lavoro e l’economia siano fermi a un periodo di crisi dal quale, purtroppo, la ripresa è piuttosto lenta.

Pare però che per il 2018 siano previsti alcun interessanti provvedimenti che potrebbero portare, se ben gestiti, a un miglioramento della situazione per i giovani imprenditori o liberi professionisti che sono interessati ad avviare una carriera in proprio.

L’apertura della partita IVA è ancora vista con diffidenza e timore dai giovani lavoratori, un po’ per una generale disinformazione, un po’ per il classico “sentito dire”, che non le rende affatto giustizia e un po’ perché la partita IVA ultimamente è considerata un metodo di contribuzione troppo oneroso.

Proprio per questo motivo la necessità è di semplificare ed è proprio questo che le normative del nuovo anno mirano a fare, per coinvolgere maggiormente i giovani in un mondo imprenditoriale che sembra sempre più sterile, ma che in realtà può migliorare notevolmente.

 

2018 e 2019: anni di semplificazioni

 

L’apertura della partita IVA da parte di una società è un passo più complesso rispetto a quello che deve compiere un solo individuo.

In termini generici, il 2018 e il 2019 saranno anni in cui il mondo del lavoro sarà sottoposto, si spera con successo, a iniziative di semplificazione delle normative e delle pratiche burocratiche, iniziative che fanno parte della Legge di Stabilità.

La legge prevede entro i prossimi due anni l’abolizione dei cosiddetti Studi di Settore, ossia quella serie di analisi condotte dall’Agenzia delle Entrate, che le permettevano di calcolare i guadagni dei contribuenti,siano essi professionisti o no.

Il 2018 prevede anche il cumulo gratuito delle pensioni da parte dei professionisti, che permette di calcolare in modo gratuito i contributi che i contribuenti hanno versato in diverse casse previdenziali.

Questa serie di miglioramenti e agevolazioni potranno andare a vantaggio non solo degli imprenditori che già la posseggono o che desiderano avviare una ditta o un’impresa, ma anche dei giovani che hanno bisogno di procedimenti semplici e trasparenti per inserirsi con entusiasmo nel mondo del lavoro in proprio.

La prima cosa a cui deve pensare qualcuno che desidera aprire da zero una partita IVA è forse la questione più ovvia di tutte, ossia capire quale tipo di attività vuole avviare. A ogni attività corrisponde un codice ATECO che la identifica con precisione.

un’importante novità sia per i giovani che per gli altri contribuenti con partita IVA, è la fatturazione elettronica, pratica che a partire dal primo di gennaio del 2018 è diventata obbligatoria, ma che rappresenta anche una grande semplificazione per chi sa utilizzare il computer.

 

Le agevolazioni per under 30 e under 35

 

Le agevolazioni specifiche per i giovani professionisti invece mirano ad aiutare gli imprenditori e i liberi professionisti under 30 e under 35, grazie a iniziative particolari.

Questa agevolazione, oltre ai giovani sotto i 35 anni di età è rivolta anche alle donne di tutte le età che vogliono aprire un’impresa.

Se in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge, giovani tra i 18 e i 35 anni e donne possono avere la possibilità di ottenere un finanziamento agevolato per effettuare gli investimenti a tasso zero, da restituire comodamente in rate semestrali entro otto anni.

I finanziamenti devono riguardare ovviamente le spese imprenditoriali o aziendali e per potervi accedere è necessario essere iscritti al Registro delle Imprese, non essere al momento della richiesta in liquidazione e non presentare domanda per avviare un’impresa che è controllata da soci che hanno già chiuso un’attività nei dodici mesi precedenti a questa domanda.

Altri incentivi per i giovani, questa volta dai 18 ai 29 anni, quindi esclusivamente under 30, sono quelli messi a disposizione con Garanzia Giovani, che supporta i ragazzi e le ragazze nel loro percorso imprenditoriale e in proprio.

Queste forme di supporto si concretizzano in corsi di formazione relativi alla gestione del lavoro autonomo, assistenza specifica per chi deve avviare una start up da zero e lo stanziamento di incentivi statali o regionali.

 

Fonte: www.addlance.com